“EL FORMAJO FUORILEGGE”
Nei miei ricordi di bambino, resta impresso nella memoria quando la Milia e la Norma mettevano dalla damigiana nei bottiglioni da due
litri, un vino di un colore rosso cupo e violaceo, totalmente diverso dagli
altri; La Norma mi diceva a "xe Clinto". Lei lo beveva su una “scudela “ bianca,
simile a quella, dove la mattina beveva il caffelatte. Io ricordo che questo
vino quando si travasava inondava la stanza di profumo di fragola. Io lo volevo
assaggiare ma la Norma mi diceva “ti si piccolo no xe robe par ti” guarda caso
se qualche ora dopo combinavo qualcosa che a lei non andava mi diceva” te si
grande ormai”, erano cose che mi mettevano in confusione.
La Milia però mi
permetteva di assaggiarlo e il clinto era una delizia, dolce dal gusto di
fragola. Se abbinato a una fetta di salame o “sopressa” e una “ciopeta” di pane
biscotto diventava irresistibile. Era cosi denso che ti lasciava i baffi rossi
e la lingua viola. Poi tutto un colpo questo vino divenne proibito e in casa
non ne sentii più parlare. A oggi questo vino è diventato una rarità, considerato
fuorilegge a causa del loro alto contenuto di tannini, solo qualche contadino
delle campagne venete o qualche vero appassionato lo coltiva ancora per un suo
consumo familiare. Alcuni amici me ne
hanno procurate due bottiglie, ho pensato di utilizzarlo per farne un formaggio.
In ricordo di tutte le vicissitudini che ha passato il vino Clinton ho pensato di chiamare il formaggio che nascerà "EL FORMAJO FUORILEGGE".
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