domenica 21 dicembre 2025

🧀 Il Caciocavallo Silano

 

🧀 Le Fiabe del Casaro

Introduzione

C’era una volta… il formaggio.
Non quello che si compra in fretta al supermercato, ma quello che nasce piano, tra stalle, pascoli e mani sapienti.

Le Fiabe del Casaro sono piccole storie inventate, semplici come una favola da raccontare a un bambino.
Ogni racconto nasce da un formaggio DOP italiano: l’Asiago delle montagne, il Parmigiano delle pianure, la Mozzarella delle bufale campane e tanti altri.

Sono storie di vacche e casari, di pecore testarde e bufale curiose, di monaci e pastori.
Non servono per insegnare, ma per sorridere, ricordare e assaggiare con la fantasia.

Perché ogni formaggio ha un gusto, ma anche una storia da raccontare.


🧀  Il Caciocavallo Silano

Io sono un casaro della Sila.
Ogni mattina salgo in stalla quando l’aria profuma di erba bagnata e i fiori dei pascoli salutano le vacche.
Brucano piano, e io so che da quei profumi nascerà un formaggio buono e deciso.

Quando arriva il momento di fare il Caciocavallo Silano, preparo l’acqua più calda che esista.
Calda davvero, non per scherzo.
È l’acqua che serve per filare la pasta, allungarla come una corda lucida e viva.

Io ci infilo le mani dentro lo stesso.
Esco sempre con le mani rosse come due mele cotte.
Ridevano tutti:
«Ma come fai?»
Io rispondevo:
«Se non scotti un po’, il formaggio non ti ascolta.»

La pasta si allunga, si piega, gira su sé stessa.
Poi prende quella forma strana, con la pancia grande e la testa piccola, come un cavallo pronto a partire.
Li lego a due a due e li appendo a stagionare.
Sembrano chiacchierare tra loro mentre il tempo fa il suo lavoro.

Quando l’aria della Sila entra in cantina, il Caciocavallo cambia profumo:
diventa più forte, più caldo, più vero.
Dentro c’è il latte delle vacche, i fiori dei prati… e anche un po’ delle mie mani arrossate.

E io lo so: ogni forma porta con sé un po’ di fuoco, un po’ di pazienza e tanta terra buona.

E così finisce la fiaba… ma il sapore resta. 🧀🔥

gino